Premio Giornalistico "Francesco Valentini"
Vincitori delle edizioni Precedenti
Xavier Jacobelli
Biografia
Praticante a vent'anni e giornalista professionista a ventidue (fra i primi dieci più giovani professionisti italiani della sessione d'esame 1981/82), la carriera di Xavier Jacobelli è iniziata nel 1978 a Videobergamo, emittente tv bergamasca all'epoca diretta da Vittorio Feltri. Nel dicembre 1979 entra nella redazione bergamasca del quotidiano del pomeriggio La Notte, diretto da Livio Caputo.
Dopo un breve passaggio alla Gazzetta dello Sport, nel 1986, il 1º marzo 1987, approda al Corriere dello Sport-Stadio dove rimane per sette anni, assumendo la qualifica di inviato speciale e seguendo principalmente il calcio nazionale e internazionale. Il 21 febbraio 1994 viene chiamato da Vittorio Feltri come caporedattore sportivo presso Il Giornale.
Il 1º febbraio 1997 passa a Tuttosport, prima come caporedattore centrale, dal successivo 1º luglio 1997 come vicedirettore. L'anno successivo, con il cambio di proprietà della testata, viene nominato direttore, diventando a 38 anni il più giovane direttore di un quotidiano nazionale. Mantiene l'incarico per quattro anni e sette mesi, fino al 7 ottobre 2002.
Dall'8 ottobre 2002 all'8 agosto 2003, Jacobelli è il direttore del Corriere dello Sport-Stadio. Sotto la sua direzione il quotidiano sportivo romano aumenta le vendite, Jacobelli porta a 50 i mesi consecutivi d'incremento delle vendite dei giornali da lui diretti e, con il Corriere dello Sport-Stadio stabilisce un altro record, arrivando a contare un milione e mezzo di lettori al giorno (1 milione 506 mila). Il 29 settembre 2003, Jacobelli passa a dirigere Il Giorno. Sotto la sua direzione, il quotidiano milanese torna allo storico formato lenzuolo.
Il gruppo Poligrafici Editoriale incarica Jacobelli di creare un quotidiano sportivo comune ai tre giornali della catena (Il Giorno-Il Resto del Carlino-La Nazione). Il 19 aprile 2005 esce QS Quotidiano Sportivo, diretto dallo stesso Jacobelli. Il 7 febbraio 2006 la testata si fonde con le pagine sportive del Quotidiano Nazionale (QN) e viene tuttora pubblicata insieme con le testate del Gruppo Poligrafici Editoriale. Jacobelli rimane direttore del QS e assume l'incarico di condirettore delle pagine sportive del QN.
Il 19 settembre 2006 viene nominato direttore del sito web Quotidiano.net il portale internet del Gruppo Poligrafici Editoriale (QN, La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino), che, durante la direzione di Jacobelli passa da 1 a 52 portali, con 27 canali internet collegati. Dal settembre 2006, dopo essere stato ospite in passato di diverse trasmissioni sportive alla radio e in tv, Jacobelli diventa opinionista nel programma «Le partite non finiscono mai», in onda il lunedì sulla rete televisiva La7.
Oltre a La7, Jacobelli collabora come opinionista con le emittenti lombarde Telelombardia e Antenna 3, nonché col circuito radiofonico nazionale CNR che raggruppa 62 emittenti, Radio Sportiva e Radio Radio. Dal 1º luglio 2007, Quotidiano.net entra a far parte di «Italia News-Il Sole 24 Ore». Il 1º febbraio 2012 Jacobelli lascia la direzione di Quotidiano.net, dopo averlo portato fra i primi quattro siti generalisti italiani per numero di utenti unici, pagine viste e visite e ne rimane editorialista.
Il 1º marzo 2012 Jacobelli assume la direzione editoriale del sito Calciomercato.com, on line dal 1996, il primo sito italiano di calciomercato. È anche editorialista sportivo per la testata online globalist.it e per il quotidiano L'Eco di Bergamo.
Dal marzo 2013 Jacobelli è opinionista di Raisport. Collabora alle seguenti trasmissioni: Super8, Pomeriggio da Campioni, Pomeriggio Mondiale, Mattina Mondiale, Notti Mondiali (Rai Uno). Dal 1º dicembre dello stesso anno dirige il giornale sportivo «Four Four Two Italia», edizione italiana del mensile «Four Four Two», e diventa giurato del premio satirico-calcistico Calciobidone.
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Edizione 2013
Paolo Liguori
Biografia
Studente universitario alla facoltà di Architettura Valle Giulia di Roma, è uno degli animatori del gruppo extraparlamentare degli "Uccelli", colorati disturbatori (a suon di fischi) di assemblee studentesche e convegni di intellettuali. All'epoca è conosciuto con il soprannome di "Straccio".
Entra poi nel gruppo di Lotta Continua, di cui è uno degli esponenti più radicali. Dal 1978 al 1980 lavora come giornalista al quotidiano Lotta continua e diventa giornalista professionista. Dal 1981 lavora presso la redazione del quotidiano Brescia oggi, edito da una società cooperativa. Dal 1984 lavora presso la redazione romana del Giornale di Sicilia.
Nel 1985 viene assunto dalla redazione romana de Il Giornale diretto da Indro Montanelli e si occupa prima di economia e poi di politica. Nel 1988 realizza per Il Giornale l'inchiesta sul terremoto dell'Irpinia e sull'utilizzazione dei fondi che contribuisce all'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta nei confronti dell'allora presidente del Consiglio Ciriaco de Mita. Nel 1989 diventa inviato. Successivamente, dal 1989 al 1992 è direttore della rivista Il Sabato, vicina a Comunione e Liberazione. Nel 1992 è nominato direttore del quotidiano Il Giorno fino al 16 settembre del 1993 quando assume la direzione di Studio Aperto, telegiornale del canale di Fininvest (poi Mediaset) Italia 1. Conduce quindi anche Fatti e misfatti, programma di approfondimento sull'attualità politica. Suo vice a Studio Aperto è il giornalista siciliano Giuseppe Sottile.
Dal 5 ottobre 1997 al 8 febbraio 1998 conduce ogni Domenica in seconda serata, su Canale 5, la parte introduttiva in studio del ciclo cinematografico Cattivi Maestri, costituito da alcune pellicole significative per l'epoca della contestazione studentesca.
Nel 1998 prestò la sua voce per un episodio del cartone animato I Simpson dal titolo Il direttore e il povero.
Dal 2000 è stato sostituito alla direzione del Tg di Italia 1 da Mario Giordano e diventa direttore della testata Videonews, che comprende anche la redazione sportiva; nella stagione 2002-2003 conduce Senza rete, programma di sport in onda su Rete 4 e dal 2003 al 2011 è stato direttore di TGcom (gruppo Mediaset).
Dal 20 novembre 2007 ha aperto un suo blog, riprendendo il titolo di una sua vecchia rubrica denominata "Fatti e misfatti". È direttore del laboratorio della scuola di giornalismo del Master Campus Multimedia, consorzio creato dall'Università IULM e Mediaset. Insegna anche Editoria Multimediale presso la Università Lumsa di Roma nel corso di laurea specialistica in Editoria e giornalismo.
Dal lunedì al venerdì tiene una rubrica di commento sulla radio R101 chiamata Graffi quotidiani.
È un grande tifoso della Roma e ha partecipato per tanti anni in qualità di opinionista al programma calcistico Controcampo, prima condotto da Sandro Piccinini e poi da Alberto Brandi.
La sua collocazione politica ha subito nel tempo un mutamento del tutto simile a quello concretizzato da Carlo Panella, che partendo da posizioni di estrema sinistra è arrivato ad essere sostenitore del PDL.
Attualmente è direttore editoriale di New Media di Mediaset.
A grande richiesta, da martedì 18 giugno 2013 conduce ogni giorno, alle ore 13.00, su Tgcom24 "Fatti e misfatti".
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Edizione 2012
Fabio Caressa
Biografia
Dall'11 luglio 1999 è sposato con la giornalista Benedetta Parodi, per anni conduttrice di Studio Aperto e della rubrica Cotto e Mangiato e dal 2011 conduttrice su LA7 del programma I menu di Benedetta, nel quale lo stesso Caressa in alcune puntate è stato ospite, sia da solo che assieme ai tre figli Matilde (nata nel 2002 il 28 settembre), Eleonora (nata il 20 ottobre 2004) e Diego il 28 ottobre del 2009. Nel 2010 conduce la rubrica calcistica Com'è fatto il calcio in cui con l'aiuto del professore di biofisica Nicola Ludwig spiega scientificamente il gioco del calcio.
Dalla stagione 2010-2011 lascia dopo otto anni la conduzione di Mondo Gol, diventando il conduttore dei pre e post partita della Champions League. Inoltre nell'estate 2011 è uno dei telecronisti, affiancato da Beppe Bergomi, della Copa America, della quale ha raccontato tutte le partite del Brasile, la semifinale tra Uruguay e Perù, la finale per il 3º e 4º posto tra Perù e Venezuela e la finalissima tra Uruguay e Paraguay, finita poi 3-0 per l'Uruguay.
Realizza un reportage di otto puntate Buongiorno Afghanistan che racconta la vita quotidiana dei soldati italiani impegnati nella missione di pace. Dopo il problema immigrati a Lampedusa realizza il reportage SOS Lampedusa.
« Non mi improvviso certo inviato di guerra, presto invece i miei occhi di persona comune che viene proiettata in una situazione che di comune non ha davvero nulla! »
(Fabio Caressa durante il reportage da lui realizzato)
Nel corso delle Olimpiadi 2012 a Londra, per la prima volta nella sua carriera è telecronista delle gare di nuoto insieme agli ex nuotatori Massimiliano Rosolino e Cristina Chiuso.
Dal 25 agosto 2012 conduce Deejay Football Club su Radio Deejay insieme ad Ivan Zazzaroni. È anche commentatore di poker per l'emittente POKERItalia24; dove il fratello è direttore.
Dall'1 luglio 2013 è direttore a interim di Skysport24.
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Edizione 2012
Marco Civoli
Esordisce presso l'emittente locale lombarda dei padri paolini Telenova.
Entrato in Rai nel 1988, oltre a condurre e ad intervenire in programmi sportivi come la Domenica Sportiva e Sport2 Sera, è telecronista di calcio.
Diventa il telecronista ufficiale (con commento tecnico di Sandro Mazzola, Fabio Capello, Walter Zenga, Salvatore Bagni) delle partite della Nazionale italiana di calcio nel 2004, dopo i campionati europei di calcio in Portogallo commentati da Gianni Cerqueti.
È la storica voce della vittoria dell'Italia ai Mondiali di Germania 2006 (9 luglio), insieme a Fabio Caressa (SKY), Riccardo Cucchi (Radiorai), Paolo Pacchioni (RTL 102.5), Sergio Ferrentino, Giorgio Lauro, Marco Ardemagni e Sandro Pellò (Radio Popolare), succedendo così a Niccolò Carosio (1934 e 1938), Nando Martellini, Luigi Colombo (Telemontecarlo) ed Enrico Ameri (Radiorai) (1982).
È sindacalista dell'Usigrai, sindacato dei giornalisti RAI.
Dal 13 settembre 2006, in occasione del grande ritorno in Rai della massima competizione calcistica europea per club, conduce Un mercoledì da Campioni, il programma di Raiuno che propone le sintesi in differita di tutti gli incontri del mercoledì della Champions League (Paola Ferrari conduce Martedì Champions su Rai 2 per i martedì), dopo la partita più importante della giornata trasmessa dalla stessa rete in prima serata.
Insieme a Salvatore Bagni ha effettuato la telecronaca delle partite disputate dalla nazionale di calcio italiana nel Campionato europeo di calcio del 2008 e della Confederations Cup del 2009.
Nella stagione 2008-2009 ha condotto Replay su Rai 3 il lunedì in seconda serata.
Nel 2010 commenta la partite dell'Italia ai Mondiali, sempre con Salvatore Bagni.
Il 10 agosto 2010 effettua l'ultima telecronaca della Nazionale italiana (nella partita persa 1-0 a Londra contro la Costa d'Avorio) in quell'occasione viene affiancato da Bruno Gentili, che poi gli succederà nelle telecronache della Nazionale italiana di calcio. Dal 28 agosto 2010 passa alla conduzione della Domenica Sportiva insieme a Paola Ferrari.di nuovo confermato nella conduzione de La vita in diretta nella stagione televisiva 2009/2010 e nella giuria di Ciak... si canta!.
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Edizione 2010
Lamberto Sposini
Iniziò la sua carriera giornalistica nel 1973, collaborando con la testata Paese Sera. Divenuto giornalista nel 1977, l'anno seguente viene assunto dalla RAI, dove dapprima conduce il telegiornale regionale dell'Umbria per poi passare, nel 1981, alla rubrica Tam Tam del TG1.
Dal 1979 al 1985 Sposini è stato inviato dai vari stadi, in particolare dallo Stadio "Renato Curi" di Perugia ed, in alternanza, dallo Stadio "Renato Dall'Ara" di Bologna nella trasmissione sportiva 90° minuto condotto all'epoca da Paolo Valenti. Nel 1985 fu inviato di alcune trasmissioni di Enzo Biagi (tra cui Il caso) mentre l'anno dopo ideò la trasmissione televisiva Unomattina.
Dopo vari anni come conduttore del TG1, nel 1991 passò a Mediaset. Nell'azienda del "Biscione" fu tra i fondatori del TG5, di cui divenne vicedirettore nel 1993. Dopo una parentesi al TG1 dal 1998 al 2000, Sposini è rientrato al TG5 come vicedirettore vicario e responsabile della rubrica Gusto per poi diventare (2005) responsabile alla supervisione del settimanale Terra!.
Il 26 aprile del 2006 Sposini decise di lasciare il TG5 e Mediaset a causa di uno screzio avuto con il direttore del telegiornale, Carlo Rossella: durante un servizio sull'accusa lanciata da Romano Prodi a Giulio Tremonti ("delinquente politico") e sulla protesta di Silvio Berlusconi per l'aggressione subita, Sposini arrivò con un lancio di agenzia che riportava la controreplica del portavoce di Piero Fassino ed insistette perché ne riferisse agli spettatori. Il direttore, non approvando quest'iniziativa, lo bloccò e, secondo voci riportate dal quotidiano La Stampa, Sposini se ne andò dicendo di non voler lavorare con lo "scribacchino di Bonaiuti"; frase che però il gionalista ha precisato di non aver mai pronunciato.
Il giornalista, tifoso juventino, è stato spesso ospite su LA7 de Il Processo di Biscardi. In tale veste, alcune sue conversazioni con il direttore generale della Juventus Luciano Moggi - dove si concordavano i temi del dibattito televisivo - sono state intercettate. Per questo, l'ordine dei giornalisti lo ha sospeso per 4 mesi fino a dicembre 2006. Ciò, probabilmente, ha ostacolato la sua partecipazione alla trasmissione Quelli che il calcio, condotta da Simona Ventura su Raidue. Lamberto Sposini nel 2007 è uno tra i conduttori del programma di Italia Uno "Buona La Prima" con Ale e Franz. Da novembre 2007 conduce su Odeon Tv il sabato alle 21,30 Iride, il colore dei fatti, vetrina di reportage di cronaca, costume e società; inoltre numerose sono le ospitate di Lamberto Sposini sia a La vita in diretta di Michele Cucuzza su Raiuno, al Maurizio Costanzo Show su Canale 5 e a Domenica In da Massimo Giletti. Dal 19 novembre 2007 è editorialista di Radionorba, emittente con sede a Conversano (Bari) e diffusa nel Sud Italia, per la quale commenta i fatti del giorno - dal lunedì al venerdì alle 8.45, in collegamento da Roma - in una rubrica dal titolo "Controvento". Da gennaio 2008 conduce un programma d'informazione, Versus, in prima serata sull'emittente Telenorba e su VideoCalabria 8[1].
Nella stagione televisiva 2008/09 è il conduttore de La vita in diretta, al posto dell'amico Michele Cucuzza, su Rai Uno; è inoltre giurato nel programma Ciak... si canta!, condotto da Eleonora Daniele, e nel reality show Ballando con le stelle, condotto da Milly Carlucci, oltre che opinionista fisso nel programma Domenica In - L'Arena, condotto da Massimo Giletti, sempre su Rai Uno
È stato di nuovo confermato nella conduzione de La vita in diretta nella stagione televisiva 2009/2010 e nella giuria di Ciak... si canta!.
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Massimo De Luca
Massimo De Luca (Roma, 17 febbraio 1950) è un giornalista italiano, è stato direttore responsabile di Raisport.
Muove i suoi primi passi da giornalista nel 1970 alla redazione della Gazzetta dello Sport, passando poi a Il Giornale d'Italia. Nel 1976 viene chiamato alla RAI da Sergio Zavoli come autore di servizi per il GR1, del quale Zavoli era il direttore. Nel 1978 idea e conduce fino al 1987 Tuttobasket, una sorta di Tutto il calcio minuto per minuto dedicato alla pallacanestro, che ottiene notevole successo ed è in onda ancora oggi, condotto da Massimo Carboni. Nel settembre 1987 raccoglie la pesante eredità di Roberto Bortoluzzi conducendo la popolare trasmissione radiofonica calcistica fino al giugno 1992, cedendo il testimone ad Alfredo Provenzali, il conduttore attuale assieme a Filippo Corsini. Nel luglio 1992 si trasferisce a Mediaset come vicedirettore dei servizi sportivi. È stato inoltre il conduttore delle trasmissioni Domenica Stadio, L'appello del martedì, oltre a diverse trasmissioni speciali sui Mondiali di Calcio del 1994, 1998 e sugli Europei del 1996. Per gli Europei del 2000, si è alternato con Alberto Brandi alla conduzione di Studio Sport - Speciale Euro 2000, su Italia 1. Con l'acquisizione nel 1995 dei diritti da parte di Mediaset della UEFA Champions League, ha presentato la trasmissione Pressing Champions League. Nel gennaio 2007 viene nominato direttore di Raisport – insieme al radiocronista Bruno Gentili nominato vicedirettore – e conduce insieme a Paola Ferrari La domenica sportiva. Nel 2008 conduce ancora la Domenica Sportiva, ma da solo.
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Candido Cannavò
Candido Cannavò è nato a Catania nel 1930 e morto a Milano il 22 febbraio 2009. Ha iniziato come giornalista sportivo ne La Sicilia a diciannove anni. Dal 1952 al 1955 ha ricoperto la carica di presidente del Cus Catania. Nel 1955 è stato ingaggiato come corrispondente da La Gazzetta dello Sport. Successivamente è diventato anche inviato speciale e tra le manifestazioni di cui si è occupato si ricordano alcuni Mondiali di calcio, ben 9 Olimpiadi e moltissimi Giri d'Italia.
Nel 1981 è diventato vicedirettore, poi condirettore e nel 1983 è succeduto a Gino Palumbo come direttore responsabile del quotidiano. È rimasto in carica 19 anni, fino al 2002, quando è stato sostituito da Pietro Calabrese. Durante la sua carica, la Gazzetta dello Sport si è consolidata come primo quotidiano italiano e maggiore quotidiano sportivo europeo, ha ripreso la pubblicazione del settimanale legato alla Rosea (prima La Gazzetta dello Sport magazine poi Sportweek) e ha aperto il proprio sito web. È stato opinionista (sempre per la Gazzetta) e ha curato le rubriche Candidamente e Fatemi capire. Il figlio Alessandro, anch'egli giornalista, lavora come redattore capo al Corriere della Sera.
Il suo impegno è andato al di là dello sport. Da sempre si è occupato dei problemi della società, soprattutto della sua terra, e da quando ha smesso di dirigere la Gazzetta dello Sport ha pubblicato la sua biografia e tre saggi, che narrano la situazione delle prigioni italiane, dei disabili e dei senzatetto.
Il 22 febbraio 2009, dopo essere stato ricoverato per alcuni giorni all'ospedale Santa Rita di Milano in seguito ad una emorragia cerebrale, si è spento all'età di 78 anni. In suo onore, nella giornata stessa, su tutti i campi di calcio è stato osservato un minuto di silenzio.
Un mese dopo la sua scomparsa, il 22 marzo 2009 La Gazzetta dello Sport ha deciso di intitolargli sia l'ufficio del direttore (con il nome di "Stanza Candido Cannavò") sia la maglia bianca del Giro d'Italia. La sua tomba è all'interno del cimitero monumentale di Milano
*fonte wikipedia.org
Bruno Pizzul
Nel frattempo laureatosi in giurisprudenza, dopo aver insegnato materie letterarie nelle scuole medie superiori, fu assunto in RAI nel 1968, dopo avere vinto il concorso nazionale per radio-telecronisti. Nello stesso anno commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna). A partire dai Mondiali 1986 gli fu affidato l'incarico di telecronista delle partite della nazionale italiana, anche a causa di un malore per l'altitudine occorso al suo predecessore nell'incarico, Nando Martellini. Da allora la sua voce entrò nel cuore di tutti i tifosi italiani, che apprezzano Pizzul ancora oggi per il suo equilibrio e per la sua competenza nell'esercitare la professione. Pizzul mantenne il ruolo di telecronista della nazionale fino al 20 agosto 2002, quando commentò la sua ultima partita dell'Italia, l'amichevole giocata a Trieste e persa per 1-0 contro la Slovenia. Quella partita segnò anche il suo commiato dalla Rai. Per la successione a Pizzul l'allora direttore di Raisport Paolo Francia pensò inizialmente ad un'alternanza tra Stefano Bizzotto e Gianni Cerqueti, poi optò definitivamente per quest'ultimo come unico telecronista «azzurro», che lascerà il microfono, dopo Euro 2004 (appena due anni), a Marco Civoli, attuale «voce» della Nazionale. Nel frattempo ha lavorato per qualche anno nella trasmissione Quelli che il calcio....
*fonte http://it.wikipedia.org
Massimo Caputi
Nell'86 entra nella redazione sportiva di Telemontecarlo per i Mondiali di calcio del Messico e viene successivamente assunto nell'87. Giornalista professionista dall'89, è conduttore del telegiornale sportivo e telecronista dei Mondiali di Pallavolo, del Tour dell'Avvenire di ciclismo, dei Goodwill Games e delle Olimpiadi di Seul e Barcellona.
Specializzato sul calcio, è il telecronista dei Mondiali di Italia 90, Usa 94 e Francia 98, degli Europei di Germania 88, Svezia 92, Inghilterra 96 e Belgio-Olanda 2000 e della Coppa America di Cile(91), Uruguay(95), Bolivia(97) e Paraguay(99). Dal 90 al 95 è il conduttore della trasmissione domenicale Galagoal e, dal 96 al 2001, di Goleada della quale è anche il responsabile dal 98. All'interno della redazione ha ricoperto le cariche di inviato, caposervizio e caporedattore. Nell'agosto del 2001 si licenzia da La 7 per trasferirsi in Rai nella trasmissione "Quelli che il calcio" e, sempre nello stesso anno commenta le partite di Champions League per Stream.
Nella stagione 2002-03 è il conduttore della Domenica Sportiva.
Nel 2003-04 torna a "Quelli che il calcio", dove è confermato anche per il 2004-05. Da settembre a novembre, insieme a Simona Ventura, è il conduttore dalla Repubblica Dominicana della seconda edizione "dell'Isola dei Famosi".
*fonte www.massimocaputi.it
Italo Cucci
Italo Cucci Premio Giornalistico "Francesco Valentini" 2005 Ha diretto i giornali in cui è stato redattore. Prima il "Guerin Sportivo" (tre volte), poi "Il Corriere dello Sport-Stadio" (due volte), e il "Quotidiano Nazionale" che raccoglie le testate di "Nazione", "Giorno" e "Resto del Carlino", il quotidiano in cui ha mosso i primi passi. Ha diretto anche il mensile “Master” e il settimanale “Autosprint”. Ha collaborato con Pupi Avati alla sceneggiatura del film "Ultimo Minuto" con Ugo Tognazzi. Ha vinto il premio "Dino Ferrari" assegnatogli da Enzo Ferrari, col quale ha avuto un lungo rapporto d'amicizia.
Ha scritto numerose biografie di campioni e storie dei Mondiali di Calcio e tre libri, il romanzo "Minuto per minuto", l'autobiografia professionale "Un nemico al giorno" e "Tribuna Stampa - Storia critica del giornalismo sportivo"(con Ivo Germano) che raccoglie l'esperienza ultradecennale d'insegnamento alla Scuola di Giornalismo della LUISS. Ha tenuto a battesimo decine di giornalisti, molti dei quali diventati Direttori e Grandi Firme. Oggi è Direttore Editoriale dell'Agenzia di Stampa Italpress, scrive per i giornali del Gruppo Monti/Riffeser, il “Giornale di Sicilia” e altri quotidiani regionali, per “l'Indipendente” e per il “Guerin Sportivo”. Collabora alla Rai, Radio Televisione Italiana, come commentatore del TG2, opinionista di “Sabato Sprint”, "Unomattina” e RadioRai. E' ospite fisso della Grande Giostra del Gol di Rai International. Si autodefinisce ( dal 1975!) “direttore operaio”. Confessa: “Non sempre ho scritto tutto quello che volevo ma non ho mai scritto quello che non volevo”. Motto preferito: “O a Roma in caroza o a la macia a' fe' ‘e carbon “.
RITAGLIO PREFERITO Él (Lui) [en referencia a Maradona] "Nunca se escribirá lo suficiente sobre este grande, fascinante, completo jugador que ha hecho del fútbol una religión, extrayendo la innata inspiración de un espíritu infantil y de un instinto animal que lo quiere amigo, súbdito y a la vez sacerdote de Júpiter Balón". ( Italo Cucci Periodista deportivo italiano Guerin Sportivo, 2 de julio de 1986).
Ivan Zazzaroni
Ivan Zazzaroni, 46 anni, ha iniziato a lavorare nel 1980 alla Gazzetta dello Sport. Dopo un anno, l'approdo a Bologna alla Conti Editore nella redazione di Autosprint, dove è rimasto fino al 1985. Quindi l'ingresso definitivo nel mondo del calcio con il passaggio al Guerin Sportivo (edito sempre dalla Conti), prima come inviato e poi come caporedattore: Il successivo trasferimento nel 1991 al Corriere dello Sport e nel 1999 il ritorno a Bologna per assumere fino a luglio 2002 la direzione del Guerin Sportivo (a cui, pro tempore, ha affiancato per un anno anche la responsabilità di Autosprint).
Sua l’introduzione nel Guerin Sportivo dello spazio riservato al calcio giovanile “Spring – le pagine del calcio primavera” Al suo attivo, in questo arco di tempo, quattro Mondiali e altrettanti Europei. Lasciato il Guerin Sportivo, nel 2002 si è tuffato nella nuova avventura televisiva in Rai: dapprima a "Quelli che il calcio", poi quest'anno come opinionista alla "Domenica Sportiva" e, durante gli Europei, a "Notti Europee - Figli di Eupalla", dove ha commentato la disastrosa avventura azzurra. Per Limina ha curato anche la biografia di Roberto Baggio, "Una porta nel cielo".
Giancarlo Padovan
Giancarlo Padovan, direttore di Tuttosport, è una delle firme più prestigiose nel panorama sportivo italiano, ma anche docente universitario, con lezioni di giornalismo alla Cattolica di Milano e all’Università di Padova. La passione per il giornalismo inizia dando proprio i calci ad un pallone, giocando negli allievi di Carmenta, la squadra di Carmignano di Brenta, il suo paese. Le prime collaborazioni arrivano con il Giornale di Vicenza, appena dopo la maturità, per poi diventare corrispondente del Mattino di Padova, dal quale verrà assunto nel 1980. La svolta arriva sette anni dopo quando Eugenio Scalfari lo chiama alla Repubblica per affidargli il compito di vice della redazione sportiva. È la consacrazione definitiva. Passano alcuni anni e arriva anche la chiamata del Corriere della Sera. Diventerà, nel corso dei tredici anni di permanenza al Corriere, la prima firma sportiva. È uno specialista nel trattare la tattica e tecnica calcistica, peculiarità riconosciutegli da tutti. Anche nel video dimostra di avere grande competenza, tenendo la scena con autorevolezza. Si appassiona al calcio a tal punto che si iscrive al corso di allenatori di Coverciano per completare la sua preparazione. Diventerà allenatore in seconda della squadra femminile del Fiammamonza e della Nazionale Under 18 di serie D. E’ autore anche di un libro su Arrigo Sacchi: “Viva Sacchi, abbasso Sacchi”. La direzione di Tuttosport è parte più recente della sua storia. La sua impronta alla guida del giornale torinese si è fatta sentire, distinguendosi anche nel trattare argomenti che la concorrenza ignora, come il calcio femminile. E i riscontri di vendite parlano a suo favore.
Gianluca Grassi
Enrico Scoppa